I prodotti ad alto contenuto territoriale
Per quanto fin qui affermato, possiamo allora definire i prodotti enogastronomici come “prodotti
ad alto contenuto territoriale”, che trovano nel territorio e nella sua unicità il carattere più
importante e distintivo. Il territorio, come base geografica e produttiva, è l’elemento principale, ma
esso va anche considerato come insediamento dell’uomo e, pertanto, va visto alla luce degli
aspetti di antropizzazione e di urbanizzazione.
Al fine di compiere un ulteriore passo in avanti nella definizione dei prodotti ad alto contenuto
territoriale possiamo operare una classificazione, distinguendo, da un lato, prodotti che
provengono da attività artigianali, come, ad esempio, la lavorazione delle ceramiche, del ferro,
della pietra lavica, del cuoio, del vimini, e così via, e dall’altro prodotti dell’agricoltura e
dell’allevamento, come vino, olio, frutta, ortaggi, miele, latte, formaggi, etc.
È chiaro che questi prodotti hanno un valore maggiore se sono il risultato di processi di lavoro
certificato e garantito. Pertanto, l’esistenza di marchi di qualità e di garanzia, l’indicazione delle
denominazioni di origine controllata e garantita e di origine protetta, servono a dare sia una
indicazione della qualità dei prodotti offerti al turista, ma anche a conferirgli un valore di unicità e
di irripetibilità, riconoscendogli il suo alto contenuto di territorialità.
Inoltre, l’elemento della territorialità può essere espresso anche attraverso l’uso di processi produttivi tipici, che
richiamano la tradizione agricola di un luogo, dimostrando la presenza atavica su quel territorio di
insediamenti agricoli e colturali.
In tutti questi casi, allora, la capacità di un prodotto di rappresentare un territorio accresce il suo
“contenuto territoriale” ed il valore aggiunto che è in grado di determinare per il territorio stesso e
per la vacanza che, in tutto o in parte, ad esso è associata. La comprensione di questa tipologia di
prodotti è più semplice se questi hanno un’identità definita e coincidente con i luoghi di
provenienza, al punto da diventare la porta di ingresso dei territori stessi. E’ vero, però, che a volte
possono anche assumere il ruolo di vero e proprio “simbolo” di una nazione, come avviene, ad
esempio, nel nostro Paese per il vino, la pizza, la mozzarella, etc.
Queste argomentazioni trovano riscontro nel caso dell’enoturismo e, quindi, del vino che ne
costituisce l’elemento centrale. Il prodotto vino, infatti, è fortemente legato al territorio in cui è
vinificato e imbottigliato, tanto da trasformarsi in medium turistico. Infatti, il vino come mezzo di
attrazione turistica diviene il pretesto per entrare in un territorio ed apprezzarne le sue valenze,
storiche, culturali, ambientali, etc. Il legame col territorio rende irriproducibile il giacimento
produttivo. Per queste sue caratteristiche, il vino rappresenta, di certo, il più emblematico dei
prodotti ad alto contenuto territoriale. Il vino, inoltre, simboleggia materialmente il modo di vivere
italiano, la sua qualità diffusa sul territorio; in pratica può rivestire, a pieno titolo, il valore di marca
nazionale con cui l’Italia è identificata a livello internazionale. Queste considerazioni possono ben
valere anche per tanti altri prodotti alimentari tradizionali e tipici, che, come il vino, diventano
medium turistici.
E’ evidente, dunque, che l’offerta enogastronomica, tra tipicità e contenuto territoriale,
costituisce una componente importante del mercato turistico, ed i casi di successo dell’enoturismo
e, più in generale, del turismo enogastronomico ne offrono un’ampia testimonianza.
Conseguentemente, come in un rapporto che si instaura tra contenitore e contenuto, si deve
evidenziare che tanto l’offerta eno-turistica quanto quella eno-gastronomica possono essere ad
alto contenuto territoriale, nella misura in cui sono centrate su prodotti che presentano tali
caratteristiche. In questa direzione, allora, assumono un valore importante tante esperienze
realizzate in Italia che associano sotto un unico marchio prodotti tipici, aziende produttrici e
operatori turistici, identificando itinerari di breve, media o lunga percorrenza, che si snodano lungo
il tracciato di uno stesso territorio geografico. E’ questo il caso delle Strade del Vino, delle Strade
dell’Olio, etc.
L’importanza del ruolo assunto da un prodotto turistico ad alto contenuto territoriale risiede,
dunque, nella sua capacità di attivare un circolo virtuoso tra soddisfazione, attrattività e valore.
Esso, infatti, aumentando il valore di un territorio e dell’offerta turistica locale in generale, ne
accresce l’attrattività e, conseguentemente, determina la soddisfazione del consumatore. Di
contro, il consumatore soddisfatto comunica ad altri l’attrattività del territorio visitato durante la
vacanza, mostrando il valore dell’esperienza vissuta e, per ciò stesso, potenzia l’immagine che
quel territorio e quel prodotto hanno sul mercato.